Salva Monte Brè annuncia il lancio di un’iniziativa popolare comunale, volta a modificare il Piano Regolatore per salvare la nostra bella montagna dal progetto speculativo e distruttivo “Lago Maggiore Grand” promosso dalla Schwyzoise Augur Invest AG.

Salva Monte Brè, associazione di diritto svizzero fondata a Monte Brè s/ Locarno il 15 agosto 2018, annuncia oggi, venerdì 22 marzo 2019 alle ore 11.00, il deposito di un’iniziativa popolare comunale presso la Cancelleria di Locarno (che trovate allegata al presente comunicato stampa).

L’obiettivo è quello di ottenere la modifica di un Piano Regolatore vecchio di vent’anni e non più conforme allo sviluppo avuto dal comparto montano della città di Locarno e alla nuova legislazione federale e cantonale che impone una verifica delle zone edificabili sovradimensionate in zone non centrali.

Abbiamo la fortuna di avere l’aiuto e il sostegno – come promotori dell’iniziativa – di molte personalità della regione; Maria Chiara Cotti, Manuela Celesia, Diego Erba, Matteo Buzzi, Michele Bardelli, Adolfo Tomasini, Michele Mainardi, Pierluigi Zanchi, Fabrizio Sirica, Mauro Belgeri e Fiorenzo Cotti sono tra i 17 promotori dell’iniziativa.

Stiamo quindi dimostrando ancora una volta che il salvataggio del Monte Brè non è una questione partitica o ideologica: la nostra causa riunisce tutte le persone oneste, tutti gli amanti della verità e della natura. Persone di tutto lo spettro politico: i promotori dell’iniziativa sono infatti equamente divisi tra personalità di sinistra, di destra e abitanti/proprietari di Monte Brè.

L’associazione auspica che l’iniziativa possa aumentare le possibilità che il Municipio adotti al più presto possibile una Zona di Pianificazione, che consentirebbe anche, nel breve termine grazie ad un blocco edilizio di 2 anni di salvare Monte Brè.

Invitiamo tutti gli abitanti con diritto di voto a Locarno, il cui sostegno quasi unanime è la fonte principale della nostra forza, ad andare sul nostro sito web (SalvaMonteBre.ch) per caricare il testo dell’iniziativa e aiutarci a raccogliere le 1800 firme necessarie entro il 21 maggio 2019.

Testo dell’iniziativa