PAL3 e TRAM-TRENO, due progetti per la mobilità del Luganese che per finire non beneficeranno di finanziamenti federali?

I Verdi del Ticino sono seriamente preoccupati per quanto sta succedendo.

Il piano di agglomerato del Luganese di terza generazione è riuscito a fare peggio di quello di seconda generazione: il progetto valutato insufficiente dalla Confederazione nell’ambito delle analisi sui programmi svizzeri di agglomerato di terza generazione, non beneficerà di alcun contributo federale, vedasi decisione governativa del 17 gennaio attualmente in pubblicazione.

Stessa fine anche per il tram-treno? Di fatto non è stato ancora inserito nei progetti beneficiari di contributi federali dei prossimi 4 anni, legati ai fondi infrastrutturali per le opere ferroviarie perché “il progetto non è pienamente maturo”, come ha spiegato la consigliera federale Doris Leuthard in un’intervista al Corriere del Ticino lo scorso 18 gennaio.

I Verdi del Ticino sono seriamente preoccupati per quanto sta succedendo ai progetti di mobilità del Luganese. Da anni sostengono che quanto presentato dalla commissione dei trasporti sono soluzioni vecchie ed inefficaci, e che di fatto non portano benefici sostanziali alle persone che giornalmente si muovono faticosamente in questo comparto.

Il Tram-treno è un diverso progetto rispetto al PAL 3 ma farà la stessa fine, anche lui senza alcun finanziamento federale perché è di fatto un progetto giudicato non pronto alla sua esecuzione?

Alla luce di fatti alcune domande risultano scontate. Che credibilità ha una commissione dei trasporti che sta dimostrando, ancora una volta, limiti nel pianificare soluzioni al passo con i tempi e che possano veramente migliorare la mobilità di questo comparto? Il ministro Claudio Zali perché durante la presentazione alla popolazione di Lugano del progetto tram-treno, il 15 novembre 2017, affermava che nessun miglioramento era possibile, proprio in virtù del suo stato di avanzamento, mentre la Consigliera federale ha ammesso l’esatto contrario?

I Verdi del Ticino chiedono non solo che si faccia finalmente chiarezza sullo stato di avanzamento dei lavori, sui finanziamenti concreti e confermati ad oggi e sui margini di manovra progettuali ancora possibili, ma pure una presa di responsabilità di chi ha gestito fino ad ora questi progetti.

Il Luganese ha seriamente bisogno di progetti che a breve possano portare veri miglioramenti alla mobilità e non semplicemente la spartizione di risorse pubbliche in opere edili.