Un piano cantonale climatico per il Ticino?
Nell’Autunno 2018, l’ONU dichiara l’emergenza climatica: «Se i paesi della Terra non prenderanno provvedimenti per limitare i gas serra, il riscaldamento globale potrebbe superare la soglia di 1,5 gradi (l’obiettivo più ambizioso dell’Accordo di Parigi) fra appena 12 anni, nel 2030».
Nell’Autunno 2018, l’ONU dichiara l’emergenza climatica: «Se i paesi della Terra non prenderanno provvedimenti per limitare i gas serra, il riscaldamento globale potrebbe superare la soglia di 1,5 gradi (l’obiettivo più ambizioso dell’Accordo di Parigi) fra appena 12 anni, nel 2030». È questo lo scenario più grave tratteggiato dal rapporto dell’ONU “Riscaldamento globale a 1,5 gradi”, preparato a Incheon in Corea in vista della COP24 a Katowice. Per evitare il superamento degli 1.5°C è necessario ridurre le emissioni globali di CO2 in modo da arrivare nel 2030 a produrre il 45% di quelle prodotte nel 2010 ed essere a emissioni zero entro il 2050.
L’Alleanza climatica Svizzera chiede ai paesi industrializzati, responsabili finora della maggior parte delle emissioni di CO2 nel mondo, di fare uno sforzo maggiore, raggiungendo le emissioni nette 0 già nel 2040. Questo per dare più tempo ai paesi poveri o in via di sviluppo per raggiungere l’equilibrio climatico.
Il piano climatico dei verdi, pubblicato in gennaio 2021 , è ancora più ambizioso e prevede la neutralità climatica entro il 2030. Entro il 2040 al più tardi, il bilancio climatico della Svizzera deve diventare positivo, sottraendo più gas a effetto serra dall’atmosfera di quanto ne venga rilasciato. Ciò consentirebbe alla Svizzera di saldare il suo debito storico in termini di riscaldamento globale.
In seguito all’appello dell’ONU e ad altri appelli della comunità scientifica internazionale, molti Cantoni svizzeri si sono dotati di uno strumento strategico, trasversale e operativo che promuove la convergenza e la coerenza delle politiche pubbliche settoriali in materia di clima. Il Piano cantonale climatico (PCC).
Il PCC va ben oltre al Piano energetico cantonale (PEC) in quanto comprende e coordina molte altre politiche settoriali, come quella della salute, dello sviluppo territoriale, agricoltura, turismo, risorse naturale e dei pericoli naturali.
Alcuni esempi:
Ginevra – Vaud – Friborgo – Neuchâtel – Vallese – Zurigo
Anche il Ticino è particolarmente toccato dai cambiamenti climatici. Per quanto riguarda gli aspetti termici, lo è addirittura in misura doppia rispetto alle medie globali . Il Ticino necessita dunque urgentemente di misure coordinate di riduzione delle emissioni e di adattamento.
Per questo motivo i deputati sottoscriventi chiedono:
- Il CdS ritiene importante coordinare in modo efficace e organico le politiche settoriali in materia di protezione del clima?
- Il CdS ritiene importante dotarsi di obiettivi ambiziosi in materia di protezione del clima per rispettare gli accordi di Parigi sottoscritti anche dalla Svizzera?
- Il CdS intende elaborare in tempi brevi un Piano climatico cantonale?
- Se sì, entro quando?
Ringraziando per le risposte, porgiamo cordiali saluti
Nicola Schoenenberger (Verdi), Cristina Gardenghi (Verdi), Claudia Crivelli Barella (Verdi), Marci Noi (Verdi), Samantha Bourgoin (Verdi), Andrea Stephani (Verdi), Matteo Quadranti (PLR), Nicola Pini (PLR), Maddalena Ermotti-Lepori (PPD), Lorenzo Jelmini (PPD), Anna Biscossa (PS), Gina La Mantia (PS), Simona Buri (PS), Lea Ferrari (PC), Tamara Merlo (Più Donne).