A Carona si progetta una pista di rampichino (“pump track”).  L’informazione sul progetto è arrivata in modo casuale e parziale.  All’albo comunale nel neo-quartiere (ex-comune indipendente) di Carona non è stata esposta nessuna informazione. Sui giornali ci sono state informazioni di varia natura. All’albo virtuale abbiamo trovato la domanda di costruzione http://www.lugano.ch/albo/welcome.cfm?catID=06&DocID=0554F2182835DEC6C1257C7F002A63FC .

Il termine di ricorso scade tra un giorno.

(È questa la considerazione che Lugano riserva per un nuovo quartiere? La sorte dei comuni aggregati, è quella di diventare il parco-divertimenti della “Grande Lugano”? Senza nemmeno venir consultati? Intanto i cittadini di Carona aspettano la realizzazione di promesse  fatte già tempi addietro.)

Tra i cittadini di Carona, quelli che sono al corrente del progetto, ci sono favorevoli e contrari. Molti sono preoccupati, e temono che l’attrattività del loro quartiere, con il suo fascino storico, culturale  e naturalistico, venga compromesso. L’Arbostora è di richiamo sia per i residenti e per molti ticinesi, sia per i  turisti, che visitano la località apprezzando il paesaggio, la natura e il patrimonio culturale

Dalle informazioni cui siamo pervenuti, sembra  che si voglia costruire un circuito per rampichini, con percorsi per adulti e per bambini, utilizzando il credito di Chf. 2,9 milioni che il consiglio comunale aveva votato a favore della mobilità ciclabile (cfr. MMN. 8632), e dove 200’000.- erano destinati a progetti per mountain bike.

Un circuito per mountain bike a Carona sarebbe, in primo luogo, un attrattore di traffico automobilistico. È poco probabile che gli utenti della futura pista, salgano pedalando con le bici da “fuoristrada”, sull’asfalto della stretta e ripida strada cantonale (due accessi, da Pazzallo o da Vico Morcote).  Inoltre non c’è una stazione  TILO, e neppure più la filovia da Melide. Si potrebbe munire l’autopostale di ganci appositi, ma sarebbero pochi ad utilizzarlo.  La situazione già precaria del traffico di attraversamento di Carona rischierebbe il crollo totale. Di conseguenza l’attrattività del luogo decadrebbe.

Carona dispone già di percorsi adatti per il rampichino: dal  sentiero di Torello a quello di Morcote e Alpe Vicania, come pure molti altri sentieri in zona adatti a tutti gli uenti. Inoltre per gli sportivi “extreme”, c’è pure il ripido “sentiero dei morti” da Melide. La convivenza con gli escursionisti, non è mai stato un problema.

Il territorio dell’Arbostora è perfetto, con la sua varietà di saliscendi, e si comprende come sia una zona ideale per la creazione di una pista per i rampichini, ma la posizione non è adatta. Si progetta in un paesaggio protetto a livello federale, senza tener conto della necessità di rivedere il concetto pianificatorio dei nuclei di Lugano (Carona, Sonvico, Gandria, Brè per citarne alcuni), con un piano regolatore cittadino sorpassato dagli eventi (aggregazioni, votazioni federali e cantonali che sanciscono i cambiamenti dei piani regolatori da attuare). 

Un generatore di traffico di questo genere va collocato nelle vicinanze di una stazione TILO, e se questo non è possibile, perlomeno in un luogo dove gli sportivi e gli accompagnatori possano accedere, con il trasporto pubblico o privato, in maniera efficiente.

Intanto sul territorio alcuni giovani dediti alla pratica del rampichino, hanno costruito con la forza delle loro braccia (e teste), usando ceppaie e terra, trampolini nel bosco, per potersi allenare, senza causare costo alcuno al comune. Si dovrebbero favorire queste iniziative, che avrebbero l’ulteriore vantaggio di decentralizzare la città.

Lugano è il comune svizzero con la maggior estensione boschiva. Incoraggiando i giovani sportivi a trovare luoghi nelle proprie vicinanze per praticare la loro attività, si favorirebbe pure la loro autonomia e responsabilità rispetto al territorio, e si ridurrebbe l’impatto puntuale (rumore, erosione, numero di ciclisti, fastidi alle persone che passeggiano nel bosco con intenti più moderati). Diluendo gli sportivi sul territorio, si eviterebbero eventuali conflitti d’utenza.

(Appare quasi come scherzo di carnevale, quello di voler usare il credito atto a favorire la mobilità ciclabile, rendendo invece l’accesso a Carona più pericoloso per i ciclisti stessi! Ogni auto che trasporta un rampichino su per l’Arbostora, è un ulteriore pericolo per i ciclisti da strada che invece salgono pedalando. Favorire la “mobilità ciclabile” non significa favorire le auto che trasportano le bici… )

Chiediamo quindi al Municipio:

  • È stata consultata la popolazione di Carona in merito al progetto?
  • Perché la domanda di costruzione non è stata esposta all’albo comunale dell’ex-comune, neo-quartiere, toccato direttamente dal provvedimento ?
  • È stato valutato l’aumento di autoveicoli attraverso Carona, in seguito alla costruzione della pista per rampichini ?
  • Quale sicurezza avranno i ciclisti da strada in seguito all’aumento di autoveicoli, causato dalla futura pista?
  • Quando verranno potenziati (e prolungati di sera) i collegamenti dei bus per Carona?
  • Pensa il Municipio di servire la piscina e il parco San Grato con un trasporto collettivo?
  • Quali altri luoghi sono stati valutati per una pista MTB? Perché sono stati scartati?
  • Il Municipio è al corrente del fatto che si può praticare lo sport del rampichino nel nostro meraviglioso territorio anche senza avere una pista apposita, ufficiale?
  • Quanto è il preventivo della pista progettata? Costruzione e gestione? Con quali soldi verrebbe pagato ? Con il credito « a favore della mobilità ciclabile » ?
  • Qual è il concetto del futuro pianificatorio per Carona alla luce della nuova Lpt, Lst?
  • Esiste un progetto per rampichini, di attrattiva sportiva e turistica, di un percorso Bré-Gazzirola-Tamaro, che ha il grande vantaggio di essere comodamente raggiungibile in vari punti con trasporto pubblico e privato (impianti di risalita, treno, autopostale, ARL, TPL, strade e posteggi). Quali vantaggi avrebbe la pista di Carona rispetto a quest’altra offerta?
  • Sarebbe possibile collaborare con i giovani in merito a questo genere di progetti, come era stato fatto in passato con la pista per skater, in modo da renderli partecipi della costruzione di un miglior luogo in cui vivere e praticare sport?

 

Cordialmente

I consiglieri comunali

Fausto Gerri Beretta Piccoli
Melitta Jalkanen
Stefano Gilardi
Cherubina Ravasi
Raoul Ghisletta