Abbiamo un territorio di indiscutibile e oggettiva bellezza, varietà, qualità ambientale e culturale. Ed è compito nostro fare in modo che le persone (residenti e stranieri) siano incoraggiati a fruirne. Ne seguono molteplici vantaggi, a corpo, mente e economia. Abbiamo letto di una proposta per un “parco avventura” a Carona (alleghiamo l’articolo de LaRegione del 14.3.2017). La proposta non è nuova, con qualche variante è stata fatta per Carona qualche anno fa, e l’anno scorso per Bré Paese. Abbiamo alcune domande, per accertarci che tutte le parti in causa sono in chiaro su punti fondamentali.

Creando una grande attrazione, per esempio a Carona o a Bré, le possibilità sono due:

  1. si creano anche i trasporti collettivi adatti e ci guadagnano tutti, sia chi si reca a Carona (o Bré) per l’area di svago sia i residenti (che adesso hanno un trasporto pubblico insufficiente).
  2. Per disattenzione, si crea una grande attrazione senza migliorare il trasporto collettivo, con la conseguenza che una strada di montagna, stretta, con curve a gomito, che già adesso è al limite della sopportazione per i residenti, e al limite della sicurezza accettabile per chi la percorre in bicicletta, peggiora ulteriormente.

Quindi la domanda cruciale:

il Municipio si impegna a fare in modo che il traffico che causa fastidi e danni (alla salute, alla sicurezza) non aumenterà in seguito alla creazione di aree di svago?

Già in gennaio abbiamo letto (LaRegione 19 gennaio 2017) di un progetto per pista sportiva per le biciclette, da realizzare sul Bré. (Con “consenso unanime”, per un “progetto ecologicamente compatibile”).

Abbiamo subito individuato diversi aspetti positivi:

  1. valorizzare la funicolare del Bré e migliorare il trasporto pubblico (qualità di vita nei quartieri toccati)
  2. aumentare l’offerta di attività salubri (e quindi prevenzione di costi della salute)
  3. migliorare l’attrattività turistica (e quindi migliorare l’economia locale)

Ma di nuovo eravamo sorpresi di leggere di un “consenso unanime”, quando perlomeno a Bré sono molti il cui parere non è stato chiesto, e quindi non possono aver dato il loro consenso. E per quanto ne sappiamo noi, non sono stati consultati molti esperti di ecologia, bicicletta o traffico, associazioni ecc.

Le preoccupazioni per il progetto a Bré sono le stesse come per Carona tre anni fa. Il non coinvolgimento delle persone toccate, sia nei loro interessi personali, sia nelle loro competenze tecniche nel caso specifico. 

A onor del vero, il nuovo progetto per Bré ha un vantaggio rispetto al progetto di Carona nel 2014. Poiché Bré è servito sia dalla funicolare che da bus TPL linea 12, è possibile arrivare al “Pump Track” senza aumentare il già pesante aggravio del traffico (Carona è servito solo da autopostale che per ora non fa trasporto bici). E nella risposta all’interrogazione del 2014 il Municipio aveva detto che è previsto che le bici utilizzate saranno noleggiate in loco. Quindi gli sportivi hanno diverse varianti per arrivare comodamente, senza aumentare il traffico su una stretta strada di montagna che attraversa zone residenziali. Rimane il traffico inevitabile per la gestione delle bici da noleggio. A meno di instaurare un’officina a Bré, e che il personale impiegato sia residente in zona, un aumento del traffico è programmato, anche se tutti gli utenti arrivassero con il trasporto pubblico. (Un esempio virtuoso invece era, sempre nel mondo dello sport in rampichino, quando a Rivera c’era un negozio di bici con officina completamente attrezzata che serviva gli sportivi attratti dai sentieri del Tamaro … a pochi passi da una stazione servita da TILO, quindi con comodo trasporto bici).

Oggi ripetiamo alcune delle domande dell’interrogazione del marzo 2014 (alleghiamo il testo completo) adattate alla nuova ubicazione:

  • È stata consultata la popolazione in merito al progetto?
  • È stato esposto qualche informazione sugli albi comunali dei quartieri toccati direttamente dal provvedimento ?
  • È stato valutato l’aumento di autoveicoli, in seguito alla nuova attrazione ?
  • Quale sicurezza avranno i ciclisti da strada in seguito all’aumento di autoveicoli, causato dalla futura attrazione?
  • Quando verranno potenziati i collegamenti con il trasporto pubblico?
  • Quali altri luoghi sono stati valutati per attrazioni di questo tipo? Perché sono stati scartati?
  • Quanto è il preventivo della pista progettata? Costruzione e gestione? Con quali soldi verrebbe pagato ? Sarebbe toccato il credito « a favore della mobilità ciclabile » ?
  • Qual è il concetto del futuro pianificatorio per Bré e per Carona?
  • Esiste un progetto per rampichini, di attrattiva sportiva e turistica, di un percorso Bré-Gazzirola-Tamaro, che ha il grande vantaggio di essere comodamente raggiungibile in vari punti con trasporto pubblico e privato (impianti di risalita, treno, autopostale, ARL, TPL, strade e posteggi). Quali vantaggi avrebbero i progetti di Carona e Bré rispetto a quest’altra offerta?
  • Sarebbe possibile collaborare con i giovani in merito a questo genere di progetti, come era stato fatto in passato con la pista per skater, in modo da renderli partecipi della costruzione di un miglior luogo in cui vivere e praticare sport?

E ne facciamo nuove:

  1. il Municipio si impegna a non creare posteggi per queste attività? Il Municipio garantisce che non ci sarà un aumento di traffico motorizzato?
  2. Le persone impiegate per la gestione saranno residenti di Bré risp. a Carona?
  3. Il Municipio si impegna a migliorare il servizio della Funicolare a Bré e di autopostale a Carona? Che sarebbe a vantaggio anche dei moltissimi pendolari residenti in questi comparti, dove negli ultimi anni le abitazioni sono aumentate a vista d’occhio. (Attualmente la prima corsa della Funicolare Monte Bré è alle 9.20, quindi inutilizzabile per chi va a scuola o al lavoro). Si dovrebbero estendere gli orari, e permettere il trasporto bici anche nella tratta bassa dove adesso è vietato. Inoltre si dovrebbe abbreviare la chiusura invernale. (Paradossalmente la funicolare negli anni passati era chiusa anche durante la gara di ciclismo primaverile, eppure permette di collegare comodamente i vari quartieri di collina con Cassarate e quindi il Centro quando le strade sono chiuse al traffico!)
  4. Per l’ubicazione è stato preso come criterio la facilità di accesso, vicinanza di trasporti pubblici, la centralità? Sono stati considerati p.e. il bosco tra Cardiocentro, Percorso Vita e Centro di Calcolo? Il bosco sotto la SUPSI?
  5. Nella risposta del Municipio all’interrogazione riguardante il progetto simile per Carona, nel 2014, si dice che è previsto un finanziamento di 200’000 fr provenienti dai “crediti necessari per la realizzazione di infrastrutture per la mobilità ciclabile”. Sono già stati usati questi fondi, in vista di questi diversi progetti?”
  6. Inoltre si deve riflettere sul pricing dei posteggi esistenti, tenuto conto che si andrà a creare una nuova dinamica di domanda e offerta e che in ogni modo questa deve essere abbinata ai prezzi dei mezzi pubblici. (Parentesi: visto che le bellezze paesaggistiche sono – oltre che un’attrazione – anche un bene pubblico, il pagamento del posteggio è un modo per finanziare la cura del paesaggio.) Considerando l’accresciuto interesse che vi sarà per i posteggi esistenti, quale politica di prezzi si immagina il Municipio? (Conferma dell’esistente, nuovo tariffario, offerta combinata attrazione+posteggio, attrazione+mezzo pubblico, o altro)

Cordialmente,

consiglieri comunali

Melitta Jalkanen 
Nicola Schoenenberger
Fausto “Gerri” Beretta Piccoli
Marco Jermini
Simona Buri
Giordano Macchi

Qui il link all’interrogazione 581 sul progetto di Carona e la risposta del Municipio:

http://cc.lugano.ch/.servlet/lugano-site-cc/downloadWs?name=Interrogazione_581.pdf&unid=01A5DF069F1FBC52C1257C9E0029D472&type=interrogazioni  e la risposta del Municipio: http://cc.lugano.ch/.servlet/lugano-site-cc/downloadWs?name=RispostaInterrogazione_581.pdf&unid=92B84A112DC6CDD6C1257CE40023E5D0&type=risposte

Allegato: testo interrogazione 581 menzionata sopra.

 

Allegato: interrogazione 581.

Gruppo Multipartitico

Consiglieri Comunali

Municipio

Palazzo Civico

6901 Lugano

 

Lugano, 07.03.2014

Interrogazione “Sport e mobilità in contrasto?”

A Carona si progetta una pista di rampichino (“pump track”).  L’informazione sul progetto è arrivata in modo casuale e parziale.  All’albo comunale nel neo-quartiere (ex-comune indipendente) di Carona non è stata esposta nessuna informazione. Sui giornali ci sono state informazioni di varia natura. All’albo virtuale abbiamo trovato la domanda di costruzione http://www.lugano.ch/albo/welcome.cfm?catID=06&DocID=0554F2182835DEC6C1257C7F002A63FC .

Il termine di ricorso scade tra un giorno.

(È questa la considerazione che Lugano riserva per un nuovo quartiere? La sorte dei comuni aggregati, è quella di diventare il parco-divertimenti della “Grande Lugano”? Senza nemmeno venir consultati? Intanto i cittadini di Carona aspettano la realizzazione di promesse  fatte già tempi addietro.)

Tra i cittadini di Carona, quelli che sono al corrente del progetto, ci sono favorevoli e contrari. Molti sono preoccupati, e temono che l’attrattività del loro quartiere, con il suo fascino storico, culturale  e naturalistico, venga compromesso. L’Arbostora è di richiamo sia per i residenti e per molti ticinesi, sia per i  turisti, che visitano la località apprezzando il paesaggio, la natura e il patrimonio culturale

Dalle informazioni cui siamo pervenuti, sembra  che si voglia costruire un circuito per rampichini, con percorsi per adulti e per bambini, utilizzando il credito di Chf. 2,9 milioni che il consiglio comunale aveva votato a favore della mobilità ciclabile (cfr. MMN. 8632), e dove 200’000.- erano destinati a progetti per mountain bike.

Un circuito per mountain bike a Carona sarebbe, in primo luogo, un attrattore di traffico automobilistico. È poco probabile che gli utenti della futura pista, salgano pedalando con le bici da “fuoristrada”, sull’asfalto della stretta e ripida strada cantonale (due accessi, da Pazzallo o da Vico Morcote).  Inoltre non c’è una stazione  TILO, e neppure più la filovia da Melide. Si potrebbe munire l’autopostale di ganci appositi, ma sarebbero pochi ad utilizzarlo.  La situazione già precaria del traffico di attraversamento di Carona rischierebbe il crollo totale. Di conseguenza l’attrattività del luogo decadrebbe.

Carona dispone già di percorsi adatti per il rampichino: dal  sentiero di Torello a quello di Morcote e Alpe Vicania, come pure molti altri sentieri in zona adatti a tutti gli uenti. Inoltre per gli sportivi “extreme”, c’è pure il ripido “sentiero dei morti” da Melide. La convivenza con gli escursionisti, non è mai stato un problema.

Il territorio dell’Arbostora è perfetto, con la sua varietà di saliscendi, e si comprende come sia una zona ideale per la creazione di una pista per i rampichini, ma la posizione non è adatta. Si progetta in un paesaggio protetto a livello federale, senza tener conto della necessità di rivedere il concetto pianificatorio dei nuclei di Lugano (Carona, Sonvico, Gandria, Brè per citarne alcuni), con un piano regolatore cittadino sorpassato dagli eventi (aggregazioni, votazioni federali e cantonali che sanciscono i cambiamenti dei piani regolatori da attuare). 

Un generatore di traffico di questo genere va collocato nelle vicinanze di una stazione TILO, e se questo non è possibile, perlomeno in un luogo dove gli sportivi e gli accompagnatori possano accedere, con il trasporto pubblico o privato, in maniera efficiente.

Intanto sul territorio alcuni giovani dediti alla pratica del rampichino, hanno costruito con la forza delle loro braccia (e teste), usando ceppaie e terra, trampolini nel bosco, per potersi allenare, senza causare costo alcuno al comune. Si dovrebbero favorire queste iniziative, che avrebbero l’ulteriore vantaggio di decentralizzare la città.

Lugano è il comune svizzero con la maggior estensione boschiva. Incoraggiando i giovani sportivi a trovare luoghi nelle proprie vicinanze per praticare la loro attività, si favorirebbe pure la loro autonomia e responsabilità rispetto al territorio, e si ridurrebbe l’impatto puntuale (rumore, erosione, numero di ciclisti, fastidi alle persone che passeggiano nel bosco con intenti più moderati). Diluendo gli sportivi sul territorio, si eviterebbero eventuali conflitti d’utenza.

(Appare quasi come scherzo di carnevale, quello di voler usare il credito atto a favorire la mobilità ciclabile, rendendo invece l’accesso a Carona più pericoloso per i ciclisti stessi! Ogni auto che trasporta un rampichino su per l’Arbostora, è un ulteriore pericolo per i ciclisti da strada che invece salgono pedalando. Favorire la “mobilità ciclabile” non significa favorire le auto che trasportano le bici… )

Chiediamo quindi al Municipio:

  • È stata consultata la popolazione di Carona in merito al progetto?
  • Perché la domanda di costruzione non è stata esposta all’albo comunale dell’ex-comune, neo-quartiere, toccato direttamente dal provvedimento ?
  • È stato valutato l’aumento di autoveicoli attraverso Carona, in seguito alla costruzione della pista per rampichini ?
  • Quale sicurezza avranno i ciclisti da strada in seguito all’aumento di autoveicoli, causato dalla futura pista?
  • Quando verranno potenziati (e prolungati di sera) i collegamenti dei bus per Carona?
  • Pensa il Municipio di servire la piscina e il parco San Grato con un trasporto collettivo?
  • Quali altri luoghi sono stati valutati per una pista MTB? Perché sono stati scartati?
  • Il Municipio è al corrente del fatto che si può praticare lo sport del rampichino nel nostro meraviglioso territorio anche senza avere una pista apposita, ufficiale?
  • Quanto è il preventivo della pista progettata? Costruzione e gestione? Con quali soldi verrebbe pagato ? Con il credito « a favore della mobilità ciclabile » ?
  • Qual è il concetto del futuro pianificatorio per Carona alla luce della nuova Lpt, Lst?
  • Esiste un progetto per rampichini, di attrattiva sportiva e turistica, di un percorso Bré-Gazzirola-Tamaro, che ha il grande vantaggio di essere comodamente raggiungibile in vari punti con trasporto pubblico e privato (impianti di risalita, treno, autopostale, ARL, TPL, strade e posteggi). Quali vantaggi avrebbe la pista di Carona rispetto a quest’altra offerta?
  • Sarebbe possibile collaborare con i giovani in merito a questo genere di progetti, come era stato fatto in passato con la pista per skater, in modo da renderli partecipi della costruzione di un miglior luogo in cui vivere e praticare sport?

Cordialmente

I consiglieri comunali

Fausto Gerri Beretta Piccoli
Melitta Jalkanen
Stefano Gilardi
Cherubina Ravasi
Raoul Ghisletta
Simona Buri
Marco Jermini