
Tram-treno Luganese: quali misure per salvare il credito? – Interpellanza
Il progetto di Tram-treno del Luganese riveste un’importanza fondamentale per la promozione della mobilità sostenibile, l’interconnessione dell’Alto Vedeggio con il Centro città e per sanare un comparto altamente piagato dal traffico motorizzato individuale.
È notizia recente il superamento dei costi previsti del progetto tram-treno, il cui costo complessivo avrebbe raggiunto gli oltre 720 milioni di franchi rispetto al credito approvato di 490 milioni e una stima iniziale di 276 milioni. Il superamento dei costi sembrerebbe essere stato stimato e verificato soltanto recentemente e non è stato pertanto approvato nel quadro delle votazioni delle camere federali nel 2019, sede in cui sono stati presentati e approvati i superamenti di credito dei progetti finanziati dal fondo per l’infrastruttura ferroviaria (FIF). La pendente approvazione di tale superamento, oltre al contesto di tagli a livello federale fanno pensare che il progetto, dalla già complicata gestazione, potrebbe vivere un arresto prima a livello federale e poi, potenzialmente, sui nostri banchi di Gran Consiglio.
Il progetto, come detto, ha vissuto un lungo periodo di ideazione e confronto, ricco senz’altro di confronti e opposizioni. Già in quella fase associazioni come RailValley, ATA (Associazione Traffico e Ambiente) e Cittadini per il territorio Luganese avevano espresso criticità circa l’elemento strutturale della galleria, come pure, con l’appoggio di diversi Comuni, il possibile smantellamento della linea di collina a favore di una pista ciclabile. Gli abbondanti superamenti dei costi fanno perciò pensare che le criticità presentate dall’attuale progetto potrebbero essere ancora molto attuali.
Numerose sono le proposte di ottimizzazione e di soluzioni alternative proposte dalle citate associazioni. Le presentiamo qui di seguito:
- Mantenere la fermata Bioggio-Molinazzo invece di spostarla a Cavezzolo. Tale spostamento era legato a un eventuale prolungamento della pista dell’aeroporto di Agno, che ormai non è più realizzabile o è perlomeno inopportuna da un punto di vista ecologico.
- Ritardare la costruzione della galleria tra Bioggio e il centro di Lugano, mantenendo nel frattempo la linea collinare. La galleria potrebbe essere progettata ed eseguita in una fase successiva, includendo la futura tratta Cornaredo-Pian Scairolo.
- Spostare il tracciato del Tram-Treno verso est collegando la fermata Bioggio-Molinazzo con lo scalo merci di Manno, anziché farlo passare lungo il bordo di via Cantonale. Utilizzare il sedime di FFS-Cargo permetterebbe di ridurre la necessità di costosi sottopassaggi e di minimizzare le spese per gli espropri lungo la via Cantonale.
- Prolungare la linea fino a Taverne-Torricella, sfruttando la linea merci esistente e integrando una rotaia per lo scartamento ridotto. I convogli potrebbero essere dotati di batterie per evitare modifiche alla linea di contatto.
- Conservare la linea di collina per garantire il servizio ai Comuni sulla linea e il collegamento con la stazione di Lugano FFS e quindi rinunciare al collegamento sotterraneo in verticale tra la nuova galleria e la stazione FFS. Lo smantellamento della tratta di collina anche nel contesto dell’attuale progetto rimane una totale assurdità oltre che un peggioramento del servizio di trasporto pubblico per i comuni lungo la tratta.
- Mantenendo la linea di collina ’estensione del Tram-Treno verso Manno può così essere realizzata indipendentemente dalla costruzione della galleria Bioggio-Lugano centro, al fine di accelerare i tempi di realizzazione e migliorare sin da subito la viabilità del basso e medio Vedeggio.
Considerata l’importanza del progetto e la volontà condivisa di poterlo realizzare al più presto per sgravare la regione del Luganese poniamo i seguenti quesiti:
- Alla luce di questa esplosione dei costi come valuta il Consiglio di Stato le possibilità di realizzare celermente il progetto come votato dal Gran Consiglio, cosa che implica ora l’approvazione da parte delle due camere federali e del Gran Consiglio dei rispettivi crediti suppletivi ? Come intende muoversi per ottenere questo risultato ed evitare ulteriori sorprese finanziarie?
- Il Consiglio di Stato come valuta le proposte (proposta da 1 a 6) di ottimizzazione del progetto presentate sopra, in particolare dal punto di vista dei costi?
- Il Consiglio di Stato può fornire una stima di massima del potenziale di risparmio per ognuna delle proposte di ottimizzazione elencate?
- Il Consiglio di Stato quando prevede di pubblicare la nuova e aggiornata previsione dei costi? Nell’ambito della stessa il Consiglio di Stato non ritiene di considerare una o più delle proposte di ottimizzazione elencate per ridurre i costi?
Prima firmataria Nara Valsangiacomo
Matteo Buzzi, Samantha Bourgoin, Giulia Petralli, Marco Noi