Nella sessione Parlamentare appena conclusasi è stato presentato lo stanziamento dei crediti per 195 mio di franchi da destinare alla conservazione del patrimonio stradale per il periodo 2024-2027.

Garantire la sicurezza e l’efficienza dell’infrastruttura stradale è un compito che lo Stato deve assumersi. Tuttavia, viste le attuali manovre finanziarie in corso, il montante di tale credito ha dato vita a un acceso scambio di opinioni.

Se è vero che le grandi opere richiedono grandi manutenzioni e che grandi manutenzioni richiedono grandi costi, è anche vero che una strategia di attuazione più innovativa sarebbe meno impattante e porterebbe a una minor spesa.

Come ha fatto notare la nostra parlamentare Nara Valsangiacomo nel suo intervento è importante:

  • lavorare sulle sinergie con i centri urbani: massimizzare le sinergie con i centri urbani potrebbe portare a una gestione più efficiente e condivisa delle infrastrutture stradali, riducendo i costi complessivi.
  • promuovere una transizione a strade di quartiere: esse favoriscono la mobilità dolce che rende le strade più sicure, migliora la qualità di vita e richiede minori investimenti.
  • La riduzione della velocità anziché l’utilizzo dell’asfalto fonoassorbente. Quest’ultimo, oltre ad avere dei costi di manutenzione più elevati (6 milioni aggiuntivi all’anno), ha una longevità nettamente minore rispetto al cemento normale (la metà). Un semplice cartello risolverebbe lo stesso problema ma con costi molto minori e migliorando la sicurezza.

Queste ed altre proposte erano presenti nel rapporto di minoranza che l’ufficio presidenziale ha deciso di non accettare e dunque non è neppure stato discusso in Parlamento.

Rapporto di minoranza