Caro Presidente, consigliere di Stato, colleghe e colleghi,

Per riassumere in parole semplici quanto detto in modo molto completo da Laura Riget e da Ivo Durisch, … e in modo molto colorito da altri colleghi.

l’iniziativa che vuole ridurre i premi di cassa malati al 10% del reddito, che la popolazione voterà a settembre, permetterà una ridistribuzione della ricchezza dai ceti abbienti verso il ceto medio. E se ognuno farà bene le proprie valutazioni l’iniziativa avrà successo.

Sì, perché 

1)    le persone più fragili continueranno a beneficiare degli aiuti RIPAM.

2)   con questa iniziativa si va ad aiutare il ceto medio, il grosso della popolazione, che paga le imposte e riceve pochi o nessun aiuto. Lo abbiamo sentito, sono oltre 218’209 le persone che OGGI pagano dei premi di cassa malati superiori al 10% del proprio reddito disponibile. 

Così è come se la dottoressa Francesca e il direttore di Banca Davide pagassero parte del premio del magazziniere Dario e della sua famiglia, di Luisa segretaria di direzione e dei suoi figli, dell’infermiera Fiorenza e di suo marito poliziotto Giovanni. A noi sembra cosa buona e giusta.

Uno strumento di salvataggio temporaneo fino a quando sarà votata una cassa malati unica con premi in base al reddito. Ma ci vorrà tempo. 

Le cittadine e i cittadini avevano già accettato l’iniziativa federale del 10% a livello Cantonale.

Nel frattempo, il prossimo settembre, dopo che il premio è aumentato del 30% in tre anni è stato annunciato un nuovo aumento e non sarà difficile capire che per cittadine e cittadini la misura è ormai colma.

Si perché con l’adozione dell’iniziativa la popolazione permetterà ai ceti molto abbienti di pagare figuratamente una parte dei premi di cassa malati al ceto medio, così come lo abbiamo sentito, già oggi succede nel Canton Vaud e nel Canton Grigioni, e non mi risulta che in questi Cantoni siano ridotti a muoversi “col ciuco e con le pezze al culo” come paventava qualcuno prima.

Anzi, avremo ben 218’209 persone che in Ticino si vedranno aumentare il potere d’acquisto a vantaggio dell’economia locale e della qualità di vita.

L’iniziativa vuole limitare il peso dei premi di cassa malati al netto dei sussidi al massimo al 10% del reddito disponibile. È una misura necessaria e giusta per proteggere le famiglie ticinesi dal peso crescente dei costi sanitari. Non solo fornisce un sollievo immediato, ma contribuisce a preservare l’universalità e l’equità del sistema sanitario, garantendo a tutti l’accesso alle cure.

Il costo stimato di 300 milioni dell’iniziativa non è indifferente, ma dobbiamo ribadire che oggi questi costi sono a carico del ceto medio del nostro Cantone. Il 61% della popolazione ticinese spende attualmente di più del 10% e beneficerebbe quindi della nostra iniziativa. Il tetto massimo del 10% introduce quindi un finanziamento più solidale e rappresenta un primo passo verso premi in base al reddito.

Con questo rapporto diciamo un sì convinto all’iniziativa popolare legislativa generica Esplosione premi di cassa malati: ora basta! (Iniziativa per il 10%).