Stiamo letteralmente tra due fuochi, da una parte il clima che si fa sempre più percepibilmente rovente, dall’altra i recenti avvenimenti internazionali con la guerra in Ucraina. Questi hanno aumentato massicciamente il costo dell’energia. Conseguentemente, si discute sempre più spesso delle misure di risparmio energetico attraverso i cambiamenti comportamentali e la sobrietà[1]. Risparmiando energia non solo si lotta contro la crisi climatica, ma si favorisce anche la pace, in quanto si è meno dipendenti da fonti energetiche usate come strumento di ricatto dai loro detentori, il cui accaparramento è spesso causa di conflitti e i cui proventi consentono di sostenere guerre sconvolgenti come quella a cui ci tocca assistere oggi.

L’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), solitamente molto conservatrice, ha recentemente pubblicato un appello con 10 raccomandazioni d’azione su come il consumo di petrolio potrebbe essere ridotto[2]. Tuttavia, come mostra uno studio del 2021 dell’Università di scienze applicate di Zurigo (ZHAW)[3], senza misure politiche solo una piccola parte della popolazione inizia a vivere in modo più sobrio. Sono quindi necessarie sia l’azione collettiva, sia regole da implementare politicamente. A Lugano, queste misure sono complementari alla visione di voler diventare #luganosostenibile.

Di seguito le 10 raccomandazioni dell’ AIE:

  1. Ridurre di almeno 10 km/h i limiti di velocità in autostrada;
  2. Lavorare da casa fino a tre giorni a settimana, quando possibile;
  3. Domeniche senz’auto in città;
  4. Ridurre le tariffe dei trasporti pubblici; incentivare la micromobilità, gli spostamenti a piedi e in bicicletta;
  5. Accesso alternato delle auto private nelle grandi città;
  6. Aumentare il car sharing e adottare pratiche per ridurre il consumo di carburante;
  7. Promuovere una guida efficiente per i camion pesanti e la consegna delle merci;
  8. Preferire i treni ad alta velocità e i treni notturni agli aerei, ove possibile;
  9. Evitare i viaggi aerei per lavoro, quando esistono alternative;
  10. Potenziare l’adozione di veicoli elettrici e a maggiore efficienza energetica.

A queste raccomandazioni dell’AIE, molto centrate sulla mobilità, aggiungiamo l’attenzione ai consumi energetici nell’ambito del riscaldamento (in inverno) e del raffreddamento (in estate) degli edifici. Indicare delle raccomandazioni in questo ambito, e applicarle, è fondamentale.

Proprio pochi giorni fa (29 giugno) il Consiglio federale è intervenuto sulla questione energetica, per bocca di Simonetta Sommaruga e Guy Parmelin, paventando una possibile penuria di gas e di elettricità nel prossimo inverno, ipotizzando misure urgenti in merito e sottolineando alcuni dati significativi (per esempio che la riduzione della temperatura da 23 a 20 gradi negli edifici ha un potenziale di risparmio pari quasi a un quinto del consumo). Il governo federale si propone di lanciare una campagna informativa per spingere gli utenti a ridurre i consumi in modo significativo. In questo ambito anche Lugano dovrà fare la sua parte, sia per i consumi diretti dell’amministrazione, sia per quelli della sua cittadinanza. Questa interrogazione vuol essere uno stimolo in quella direzione.

In considerazione di quanto esposto, chiediamo al lodevole Municipio:

  1. Cambiamento comportamentale collettivo:
    1. Quali possibilità vede il Municipio per indurre un cambiamento comportamentale collettivo che porti a una riduzione del consumo di petrolio e gas a Lugano?
    2. Cosa è già stato implementato?
  2. 10 raccomandazioni d’azione dell’AIE (Rispondere per ognuna delle 10 raccomandazioni):
    1. Qual è la posizione del Municipio sulle raccomandazioni d’azione dell’AIE?
    2. Il Municipio valuta la possibilità di implementarle a Lugano (considerando sia la politica cittadina di Lugano, che l’amministrazione cittadina)?
    3. Il Municipio sarebbe disposto ad attuarle in maniera vincolante?
  3. Il Municipio intende intensificare le misure anti-spreco dei propri consumi di energia (e quindi costi)? Dove vede l’opportunità di ridurre il consumo di petrolio e gas, e di energia in generale, nell’amministrazione cittadina[4]?

Ponendo distinti saluti ringraziamo per l’attenzione,

Deborah Meili, Melitta Jalkanen, Danilo Baratti, Marisa Mengotti, Niccolò Castelli (I Verdi)

[1] Il concetto di sobrietà richiama uno stile di vita equilibrato e razionale, che evita un consumo eccessivo di beni (materie ed energia).

[2] https://iea.blob.core.windows.net/assets/8b8c719c-1d1d-44fe-93d7-7917ef257c36/A10-PointPlantoCutOilUse_Italian.pdf

[3] https://digitalcollection.zhaw.ch/handle/11475/23559

[4] Qualche esempio: (1) monitorare le temperature degli edifici durante il periodo di riscaldamento o raffreddamento (ricordiamo le raccomandazioni dell’Ufficio Federale della Salute Pubblica e dell’Associazione Inquilini); (2) incoraggiare le aziende di trasporto a ulteriormente intensificare questi sforzi, specialmente nell’ambito dell’aria condizionata sui veicoli (che è un importante costo supplementare e causa grandi disagi all’utenza); (3) evitare di riscaldare spazi non usati (p.e. durante le vacanze scolastiche); (4) sempre dove possibile sostituire macchinari energivori (specialmente i soffiatori) con manodopera umana; (5) incentivare al suo interno l’uso del trasporto pubblico; (6) ove l’uso del veicolo individuale è indispensabile, organizzare dei corsi di eco-drive.