Di questo messaggio che rinnova e irrobustisce i mezzi a disposizione per accelerare la transizione energetica del nostro Cantone, i Verdi del Ticino non possono che essere contenti. Anche perché risponde in modo soddisfacente alla mozione di Francesco Maggi poi ripresa da Samantha Bourgoin “Rinnovo del credito quadro cantonale a sostegno del programma edifici, dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili per il periodo 2021-2030”. Inoltre, siamo sicuri che i crediti stanziati potranno fungere da prezioso stimolo al nostro substrato economico che sta soffrendo moltissimo le conseguenze di questa infausta pandemia.

23.02.2021, Cristina Gardenghi Gran Consiglio

 

Richiesta di un credito quadro netto di 50 milioni di franchi e autorizzazione alla spesa di 130 milioni di franchi (periodo 2021-2025), per la continuazione del programma incentivi concernente l’efficacia ed efficienza energetiche, la produzione e la distribuzione di energia termica da fondi indigene rinnovabili, la conversione delle energie di origine fossile e la promozione della formazione continua, dell’informazione, della sensibilizzazione e della consulenza nel settore dell’energia
Messaggio del 1° ottobre 2020 n. 7895
Rapporto del 4 febbraio 2021 n. 7895R, relatrice: Simona Buri

Analizzando in dettaglio il messaggio però non abbiamo fatto a meno di notare che nel programma per il 2021-2025, sembrano essere stati eliminati i provvedimenti indiretti della politica energetica comunale riguardanti l’informazione, sensibilizzazione, formazione, post-formazione e consulenza. Per capirci i contributi a sostegno degli sportelli dell’energia e delle attività di informazione e coinvolgimento della popolazione, dei proprietari di stabili e delle aziende. Si trattava di un contributo inizialmente fissato al 50% dei costi, poi abbassato al 30%, per un importo totale di 2 milioni stanziato a sostegno dei Comuni tra il 2011 e il 2020.

 

Nel nuovo decreto si prevede che queste attività continuino ad essere sovvenzionate attraverso il fondo FER, finanziato dal prelievo sulla produzione di energia proveniente da quote di partecipazione dell’Azienda elettrica ticinese (AET) in centrali elettriche a carbone e dal prelievo sul consumo di energia elettrica erogata al consumatore finale. Rispetto al passato, l’entità dei prelievi rimane invariata. La dotazione del FER non viene quindi aumentata per sostituire i provvedimenti indiretti a favore della politica energetica comunale.

Il contributo straordinario di 5 mio CHF per alimentare ulteriormente il fondo – previsto nel Messaggio 7894 sul FER – servirà invece a eliminare la lista d’attesa generata dalla rimunerazione a copertura dei costi per l’immissione in rete di energia elettrica (RIC) e al sostegno della realizzazione di impianti per la produzione di combustibili sintetici (power-to-X).

Di conseguenza, i fondi a disposizione dei comuni per i provvedimenti indiretti della politica energetica subiranno una riduzione netta, poiché entreranno in concorrenza con le altre misure e progetti che i comuni realizzano attingendo al FER (incentivi a favore della popolazione per bici elettriche, auto elettriche, edifici Minergie, vettori energetici rinnovabili, ecc. o per progetti virtuosi propri come impianti fotovoltaici, acquisto di auto elettriche per l’amministrazione, postazioni di bikesharing, ecc.).

Consideriamo le attività di informazione, sensibilizzazione, formazione e consulenza indispensabili per permettere ai cittadini di indirizzarsi verso la sostenibilità in ambito energetico e cruciali per far passare il tanto auspicato cambio di mentalità necessario a raggiungere al più presto l’obiettivo di una società rinnovabile e a bassi consumi energetici. Nonostante si investa in programmi di sensibilizzazione cantonali, crediamo che l’offerta di questi servizi a livello comunale vada comunque mantenuta e supportata. Questo perché la vicinanza alla popolazione aumenta considerevolmente le chances di influenzare le scelte individuali, contribuendo al contempo a generare lavoro per molte piccole realtà locali.  

Per questi motivi vi invitiamo a votare l’emendamento e mantenere i provvedimenti indiretti della politica energetica comunale.