I Comuni possono decidere di non più rilasciare licenze edilizie per le antenne, semplicemente non decidendo sulle domande che entrano. Non si tratta in questo caso di una moratoria ma di una strategia particolare. Se un Comune dichiara invece che non rilascerà nessuna licenza edilizia per nessuna antenna 5G ad esempio, si tratta di una moratoria comunale. La legalità di una simile decisione può essere contestata dal Canton Ticino, ma in Svizzera esistono già dei casi d’applicazione che fanno giurisprudenza.

Si ricorda che i cantoni di Vaud, Ginevra, Zugo e Giura hanno già introdotto una moratoria cantonale all’istallazione di antenne 5G, mediante la quale hanno ritenuto opportuno bloccare l’istallazione di dette antenne per effettuare verifiche sull’impatto delle radiazioni sulla salute e sull’ambiente. 

Si ricorda che per la moratoria cantonale in Ticino sono state raccolte molto velocemente oltre 40’000 firme.

Opposizioni alla posa di antenne sono inoltrate in tutti i Comuni del Canton Ticino dove viene pubblicata una domanda di costruzione e ciò indica una forte preoccupazione della popolazione. Il 27.8. 2020  , 600 firme a Locarno e nei primi giorni di settembre, opposizione anche in Capriasca.
A Breggia e a Monte sono state raccolte moltissime firme e hanno firmato persone di tutti i partiti politici, non solo dei Verdi. In risposta al Ricorso al CdS, il Municipio non ha espresso una posizione, si è limitato a dire che se il Cantone libera la licenza, esso non può opporsi. Questo non è vero.

Nel merito:

«secondo quanto disposto dall’art. 13 cpv. 1 ORNI Ordinanza sulla protezione dalle radiazioni non ionizzanti , i valori limite d’immissione stabiliti devono essere rispettati ovunque possano soggiornare persone.

La documentazione annessa alla domanda di costruzione viene definita «incompleta»: «Non sono indicate tutte le informazioni necessarie a verificare la conformità dell’impianto rispetto a quanto disposto dall’Ordinanza sulla protezione delle radiazioni non ionizzanti».

In Europa hanno assegnato frequenze anche più alte. In Svizzera finora il 5G è sulle medesime frequenze del 4G, ma si tratta verosimilmente di una fase di transizione verso frequenze più alte.

Il problema è il cumulo delle tecnologie e quindi la densità di radiazioni non ionizzanti. Per il momento il 5G non rimpiazza il 4G o il 3G.

Consigliamo la Commissione delle petizioni e il Municipio a:

  • Istituire una moratoria (anche temporanea di 2 anni come ha fatto il Comune di Coira nel maggio 2020) su ogni domanda di costruzione inerente la telefonia mobile 5G e di nuova generazione.
  • Vietare l’installazione di nuove antenne e il potenziamento di quelle esistenti su ogni mappale attribuito alla zona AP 1, ovvero zona per attrezzature ed edifici di interesse pubblico, come nel loro raggio di azione.
  • Vietare l’utilizzo di frequenze diverse da quelle utilizzate finora.
  • Vegliare affinché l’altezza dell’impianto non sia sproporzionata in rapportato alla tipologia degli immobili presenti nel comparto. L’inserimento di questo tipo di impianto costituirebbe un elemento di notevole disturbo, nel panorama mediamente edificato e verde che caratterizza le nostre zone.

I Verdi di Breggia

Grazia Cavallini
Fabiano Cavadini

Antenne 5g