Foyer di Paradiso: crepe strutturali e anche istituzionali? – Interrogazione
Il 4 settembre 2024, una delegazione della Commissione sanità e sicurezza sociale (CSSS), composta dagli scriventi, dando seguito al controprogetto dell’IE550 di M. Quadranti che chiedeva un’estensione della sorveglianza da parte del Gran Consiglio su centri di accoglienza per richiedenti l’asilo, si è recata in visita al foyer per minorenni non accompagnati di Paradiso.
L’immobile, gestito dalla Croce Rossa, è subito apparso agli occhi della commissione come pericolante. All’esterno dello stesso, infatti, erano stati apportati dei supporti per “evitare la caduta di pezzi”, i balconi erano inagibili “a più di un paio di persone assieme” e di base i locali interni versavano in uno stato obsoleto e al limite del dignitoso.
La delegazione della CSSS è però stata prontamente rassicurata dai servizi del Dipartimento sanità e socialità (DSS) e dalla direzione della Sezione sottoceneri della Croce Rossa. DSS e Croce Rossa hanno assicurato la delegazione sul fatto che regolarmente venivano svolte delle perizie e che le stesse attestavano l’agibilità dell’edificio per “ancora qualche anno”. Insomma, la situazione era sotto controllo e regolarmente monitorata. La delegazione della CSSS, in seguito alla visita, e ancora colpita dalle condizioni disastrate dell’edificio, ha in seguito inoltrato al Consiglio di Stato la richiesta di poter ricevere e visionare le perizie svolte negli anni, al fine di valutarne le effettive conclusioni.
Il 10 settembre 2024, la trasmissione Falò della RSI con il servizio “Paradiso non può attendere” riportava al grande pubblico lo stato fatiscente dell’edificio nonché le condizioni lavorative sempre più difficili del personale e di quelle di soggiorno dei minorenni. Condizioni che, per inciso, sono vieppiù difficili anche a causa dei tagli che il settore dell’asilo sta subendo da anni.
Il 22 ottobre 2024, a un mese e qualche giorno dalla visita della delegazione della CSSS e dal servizio di Falò, ‘LaRegione’ anticipava la notizia che il foyer per minorenni non accompagnati di Paradiso sarà demolito a breve. Talmente a breve che nel giro di pochi giorni gli ospiti attualmente collocati nella struttura dovranno essere trasferiti presso l’Hotel Dischma di Paradiso.
Finalmente, possiamo affermare con sollievo! Ma colpisce come nemmeno a due mesi di distanza dalla visita della delegazione la situazione si è totalmente capovolta. La fretta e le modalità poco trasparenti con cui è stata gestita la situazione ci lascia molto perplessi. La preoccupazione è anche e soprattutto rivolta ai ragazzi che da un giorno all’altro si sono ritrovati senza una casa.
Chiediamo pertanto lumi al Consiglio di Stato, ovvero:
- quando il CdS e i servizi competenti del DSS sono stati informati dal Comune di Paradiso che il palazzo non sarebbe stato agibile dopo il 31.12.2024?
- Il CdS è in possesso di perizie tecniche che comprovano in quale momento l’agibilità dello stabile e l’adeguatezza minima ad accogliere l’utenza prevista sono state compromesse?
- La sicurezza degli occupanti, minorenni non accompagnati e operatori, è sempre stata garantita fino al momento del trasferimento che ci risulta sia in corso tra il 22 e il 24 ottobre? Perché si è dovuto procedere prima del termine del 31 dicembre?
- Com’è stata gestita la comunicazione al personale e ai residenti dello stabile? Quando e come hanno saputo del trasferimento?
- Perché il CdS non ha ritenuto opportuno informare preventivamente la CSSS?
- Perché il CdS, la Croce Rossa o il Comune di Paradiso non hanno ritenuto opportuno avvisare l’opinione pubblica in merito alla decisione di trasferimento urgente?
- Quanti residenti minorenni abitavano nello stabile al momento del trasferimento in urgenza? Quanti residenti maggiorenni? Dove e quali soluzioni sono state trovate e per chi?
- Tutti i residenti del foyer hanno trovato spazio nell’hotel o alcuni sono stati sistemati altrove? Dove?
- La soluzione alternativa presso un Hotel dello stesso Comune è adatta ad accogliere le attività previste dal Foyer?
- Quali sono le soluzioni previste per i prossimi mesi e rispettivamente a medio-lungo termine?
- Non sarebbe stato possibile trovare la soluzione alternativa odierna già nell’estate? O addirittura ben prima, vista l’evidente stato precario in cui si trova lo stabile da anni?
Giulia Petralli e Danilo Forini
con Tamara Merlo e Fabio Schnellmann