Grazie presidente, consigliere di Stato, colleghe e colleghi,

Con il messaggio che stiamo discutendo si prosegue e si concretizza la gestione di alcuni corsi d’acqua con approcci che seguono lo stato dell’arte, al fine di migliorare la sicurezza contro le piene sul territorio cantonale, di recuperare e valorizzare il paesaggio fluviale, di favorire la biodiversità fluviale e di riavvicinare la popolazione ai corsi d’acqua. Si tratta di progetti che rivalorizzano il nostro territorio.

Le rivitalizzazioni costituiscono un elemento centrale della legge nazionale sulla protezione delle acque (LPac). Interventi di questa natura hanno dato prova di efficacia in molti altri progetti a livello nazionale e internazionale. I corsi d’acqua che dispongono di spazio sufficiente costituiscono infatti degli habitat preziosi e diversificati, i quali svolgono funzioni importanti i cosiddetti servizi ecosistemici.

La Commissione Ambiente Territorio ed Energia valuta molto positivamente questi progetti e i relativi interventi. Gli effetti idraulici, idrologici e per la biodiversità andranno comunque monitorati con regolarità per confermarne l’efficacia e per mostrare concretamente alla popolazione i benefici ottenuti.

Gli interventi fluviali proprio perché mettono in atto i principi della legge federale sulla protezione delle acque sono in gran parte a carico della Confederazione (80%). Su un investimento complessivo di 54.03 milioni ben 40.544 milioni saranno a carico della Confederazione.

Il ponte faunistico, previsto quale misura accessoria alla rinaturazione del comparto Boschetti, è stato oggetto di un approfondimento specifico da parte della commissione visto che a prima vista sembrava un intervento aggiuntivo non logicamente legato al resto del progetto e avrebbe potuto presentare alcune criticità, non da ultimo di carattere finanziario.

Se da un lato è chiaro che il ponte permetterà di ricucire le zone boschive dei pendii della sponda destra del fiume Ticino con la zona golenale favorendo una maggiore mobilità della fauna selvatica e ridurre i frequenti conflitti tra la fauna selvatica in attraversamento e il traffico stradale, dall’altro la realizzazione del ponte faunistico è un’opportunità per poter smaltire in loco una grande quantità di materiale inerte e di terreno attualmente infestato da piante neofite invasive.

Il corridoio faunistico è inserito nel Piano direttore cantonale nel quale, in sponda sinistra del fiume Ticino tra Sementina e Gudo. Il Piano di Utilizzazione Cantonale del Parco del Piano di Magadino è stato modificato nel 2019 per inserire il ponte faunistico quale elemento qualificante del citato Parco. Il 12 marzo 2019 è infatti stata adottata dal Gran Consiglio la variante del suddetto PUC inerente alla rete sentieristica e al ponte faunistico.

Includere nel progetto fluviale dei Boschetti il ponte faunistico con la relativa messa a dimora di circa 150’000 m3 di materiale in esubero permette quindi di adottare una variante ecologica ed economica per lo smaltimento delle neofite e del materiale inerte in esubero all’interno del perimetro di progetto, limitando così anche in modo drastico i trasporti da e verso il cantiere e evitare di riempire le discariche del territorio.

Sulla base di queste considerazioni la commissione Ambiente Territorio ed Energia vi invita a sostenere con convinzione gli interventi proposti che valorizzeranno ulteriormente il nostro territorio cantonale.