Intervento in aula come relatore di minoranza di Matteo Buzzi

Stimata presidente, colleghi e colleghe,

Il Parlamento federale vuole spendere oltre 5 miliardi di franchi svizzeri per il più grande ampliamento autostradale degli ultimi anni comprendente 6 progetti. La decisione avrà un significativo effetto sulla politica nazionale della mobilità. La scelta politica verso autostrade più grandi avrà nei prossimi decenni anche degli importanti impatti negativi sul Ticino, nonostante non sia toccato direttamente dai progetti oggetto del referendum cantonale. L’ampliamento della rete autostradale a sud di Lugano con il progetto Polume avrà infatti delle evidenti conseguenze negative sulla mobilità e l’ambiente a sud di Lugano. 

Come dimostrato a più riprese, in un contesto di forte domanda di mobilità individuale motorizzata, più strade portano solo a più traffico automobilistico che dalle autostrade poi non potrà che spostarsi negli agglomerati urbani aumentando il caos viario e tutti i relativi disagi, compreso l’inquinamento fonico e atmosferico. E` inutile a parole parlare continuamente di «mobilità sostenibile» o «sostenibilità ambientale» quando poi alla prova dei fatti si continuano a commettere gli stessi errori che hanno causato la crisi ambientale e il caos viario che viviamo quotidianamente in molte parti della Svizzera.

La scelta più efficiente da fare e ambientalmente più sostenibile sarebbe invece quella di utilizzare questi miliardi in primo luogo per rafforzare il trasporto pubblico e in secondo luogo per la mobilità dolce. La mobilità collettiva e dolce utilizza da 5 a 10 volte meno spazio della mobilità motorizzata individuale per spostare lo stesso numero di persone. Quindi l`aumento della popolazione citato dal relatore di maggioranza va gestito con i mezzi più efficienti nell›uso dello spazio. Inoltre la cementificazione legata all’ingrandimento delle autostrade ricuce gli spazi per la biodiversità ed è una grande fonte di emissioni di CO2. In un paese che termina le sue risorse ambientali già il 15 maggio e che ha bisogno di 2.8 pianeti per soddisfare i suoi consumi è quindi evidente dove devono essere poste le priorità, non certo nell’inefficiente e ambientalmente insostenibile ampliamento autostradale. 

Secondo la minoranza della Commissione l’ampliamento delle autostrade previsto dal Parlamento è quindi eccessivo, obsoleto e alla fine in relazione alla sua efficacia anche troppo costoso. 

La proposta originaria del Consiglio federale andava già nella direzione sbagliata, i progetti aggiunti e approvati dal Consiglio Nazionale e dal Consiglio degli Stati hanno ulteriormente peggiorato il risultato. Soprattutto dopo il chiaro «sì» alla legge sulla protezione del clima del 18 giugno 2023, sarebbe stato più opportuno arrestare la costruzione di nuove strade piuttosto che potenziarle. 

È quindi importante che la popolazione abbia la possibilità di esprimere la sua opinione sull’ampliamento delle autostrade. La minoranza della Commissione sostiene quindi il referendum cantonale anche se vi è già in corso una raccolta firme per il referendum popolare.

Grazie.