Oggi a Berna l’associazione “No al raddoppio del Gottardo” ha consegnato una marea di firme: il referendum contro il secondo tubo è brillantemente riuscito.


Secondo tubo al Gottardo: c’è una chiara opposizione da Chiasso a Basilea. Nello spazio di tre mesi, 125’573 persone hanno firmato il referendum contro la seconda galleria autostradale al Gottardo.

Le circa 50 organizzazioni che si sono riunite nell’associazione «No al raddoppio del Gottardo» hanno potuto convalidare 75’731 firme. Oggi, l’associazione le ha consegnate alla Cancelleria federale, a Berna. La musica d’accompagnamento è stata procurata da «marmotte», «stambecchi» e «camosci» e dalle persone direttamente interessate, abitanti i cantoni del Ticino e di Uri. Ciascuno desidera difendere il proprio habitat dall’invasione degli autocarri.

Più del 10 per cento delle firme convalidate provengono dal Ticino. Si tratta di un segnale forte: il Ticino non vuole un secondo tubo! «Il governo ticinese e i rappresentanti ticinesi dei partiti borghesi a Palazzo federale non riflettono assolutamente lo spirito che regna fra la popolazione», afferma Jon Pult, copresidente dell’associazione «No al raddoppio del Gottardo» e presidente dell’Iniziativa delle Alpi.

Il Ticino meridionale è particolarmente colpito e da anni la gente soffre a causa della scadente qualità dell’aria e del caos nelle strade. Secondo Jon Pult, questo eccellente risultato nella raccolta delle firme indica inoltre che l’idea della tutela delle Alpi è ottimamente radicata in Svizzera. «Presto o tardi, il raddoppio del Gottardo sarà seguito dal raddoppio delle corsie e del numero di autocarri».

Caroline Beglinger, copresidente dell’associazione «No al raddoppio del Gottardo » e codirettrice dell’ATA, Associazione traffico e ambiente Svizzera, ne è convinta. Il raddoppio causerà anche più rumore, gas di scarico, colonne e incidenti sull’insieme dell’asse nord-sud. «La promessa politica di fissare le capacità in un testo legale è simpatica, ma non dà nessuna garanzia contro l’ondata di autocarri», precisa Caroline Beglinger.

Considerando che la galleria ferroviaria di base al Gottardo sarà aperta il prossimo anno, l’idea di raddoppiare la galleria autostradale appare semplicemente assurda. Grazie alla galleria ferroviaria più lunga del mondo, le capacità per trasferire il traffico merci dalla strada alla rotaia saranno più che sufficienti. Quindi, il risanamento della galleria autostradale esistente può essere efficacemente e vantaggiosamente superato senza un secondo tubo.

Associazione No al raddoppio del Gottardo