Verdi del Ticino festeggiano la storica vittoria dell’Iniziativa per il 10%

Il Ticino celebra un successo epocale con l’accettazione dell’Iniziativa per il 10%, che limiterà i premi di cassa malati al 10% del reddito disponibile. “Questo voto è un segnale forte e chiaro: il Ticino non è più disposto ad accettare un dolore che si protrae all’infinito, ma vuole una ridistribuzione equa e solidale del peso dei premi” commenta Marco Noi, co-coordinatore Verdi del Ticino. “L’iniziativa va a correggere una vera e propria stortura del sistema” aggiunge Giulia Petralli, granconsigliera Verdi del Ticino.

 

IL VOTO DELLA DISPERAZIONE: UNA SOLUZIONE INGANNEVOLE

Con grande preoccupazione, prendiamo atto dell’accettazione dell’iniziativa leghista “Basta spennare il cittadino, cassa malati deducibile integralmente!”. Si teme che questa mossa, che avvantaggia una minoranza, creerà un buco fiscale e porterà a tagli nei servizi essenziali. “Questa ricetta, tipica della destra, che avvantaggia soprattutto i redditi alti, è stata purtroppo accolta dalla popolazione” commenta Rocco Vitale, membro del gruppo operativo Verdi del Ticino. “Una proposta costosa, che favorisce esponenzialmente chi ne ha meno bisogno, è passata. Dovremo vigilare che non si vada ad incidere sui servizi essenziali per la collettività” aggiunge Samantha Bourgoin, co-coordinatrice Verdi del Ticino.

 

Abolizione valore locativo – Un sì a danno del clima che penalizza gli inquilini

Delusione anche per l’abolizione del valore locativo, un favore ai proprietari a discapito della maggioranza della popolazione che vive in affitto. Questa decisione, inoltre, rischia di compromettere gli obiettivi climatici. “Con questa riforma si favorisce una minoranza di proprietari di immobili a svantaggio della stragrande maggioranza della popolazione, che in Svizzera vive in affitto” commenta Greta Gysin, consigliera nazionale Verdi del Ticino. “Questa decisione elimina un’importante possibilità di detrazione per gli investimenti in ristrutturazioni energetiche, a scapito della transizione ecologica” aggiunge Matteo Buzzi, capogruppo Verdi del Ticino in Gran Consiglio.

 

Legge sull’Id-e: un passo avanti per la democrazia e la sicurezza digitale

Grande soddisfazione invece per l’approvazione, seppur risicata, della legge sull’identità elettronica (Id-e). Verdi del Ticino vedono in questo risultato la conferma che la popolazione svizzera desidera una soluzione pubblica e sicura per l’identità digitale, seppur mostrando in parte qualche timore per la digitalizzazione. “L’amministrazione e la gestione di questo sistema sono finalmente in mano pubblica. Questa legge permette alla Svizzera di essere al passo con i tempi e di semplificare concretamente la vita di tutti i cittadini” afferma Greta Gysin, consigliera nazionale Verdi del Ticino. “Questa nuova Id-e garantisce la protezione dei dati personali in modo decentralizzato e rafforza la nostra democrazia diretta, due aspetti per noi sempre prioritari” aggiunge Nara Valsangiacomo, granconsigliera Verdi del Ticino.

 

Lugano Zone 30: le menzogne hanno vinto sul buon senso

Verdi di Lugano e Verdi del Ticino accolgono con rammarico la bocciatura dell’estensione delle Zone 30, che sarebbe stata un primo passo verso una pianificazione urbana più moderna. “Questo progetto moderato non era una crociata contro l’automobile, ma un’occasione per rendere i nostri quartieri più sicuri e vivibili” commenta Danilo Baratti, consigliere comunale Verdi di Lugano. “È una giornata triste per la pianificazione urbana e per la visione di una Lugano più sostenibile” aggiunge Marisa Mengotti, consigliera comunale Verdi di Lugano.