La bicicletta ha festeggiato nel 2017 i suoi primi 200 anni di esistenza. Si tratta del mezzo di trasporto ecologico per eccellenza. Inoltre, rispetto all’automobile, permette di ridurre di un fattore dieci l’uso dello spazio urbano. La bicicletta come mezzo ecologico ed efficiente va quindi favorita o perlomeno messa allo stesso livello degli altri mezzi motorizzati individuali. Se si pensa che quasi la metà degli spostamenti in automobile sono inferiori ai 5 km e quasi un terzo inferiori ai 3 km, si può immaginare l’enorme potenziale che potrebbe essere coperto con la bicicletta, a maggior ragione nell’era della bicicletta elettrica.

Lo scorso 9 luglio il Consiglio Comunale di Locarno ha approvato a larga maggioranza la mozione presentata da Alessandro Spano e cofirmatari per l’allestimento di un piano della mobilità ciclistica.

In tutti i 4 punti principali di azione del piano, che PRO VELO Ticino propone di realizzare in tutte le realtà urbane, si notano importanti lacune a Locarno.

Locarno non ha un obiettivo per la quota parte degli spostamenti fatti in bici, ma nemmeno il Piano d’Agglomerato del Locarnese (PALOC) ne ha di vincolanti.

La rete ciclabile a Locarno è frammentata con diversi punti critici e pericolosi. Tutti i quartieri della città dovrebbero essere toccati da una capillare rete di collegamenti ciclabili sicuri. E con collegamenti sicuri intendo solo 3 tipologie possibili: ciclopiste separate dal traffico motorizzato, zone 30 o zone incontro a 20 km/h. Corsie ciclabili tratteggiate e invadibili dal traffico motorizzato a 50 km/h oppure zone 30 o zone 20 invase dal traffico di transito non possono essere considerate dei tratti ciclabili attrattivi e sicuri. Una particolare attenzione va data agli incroci con le arterie stradali principali e ai parcheggi per le bici, molto spesso dimenticati. Nella mobilità scolastica e aziendale si deve fare molto di più per promuovere la bici e le campagne promozionali della bicicletta vanno potenziate.

Il piano di mobilità ciclabile andrà coordinato con il piano del traffico in allestimento e le misure del PALOC. Auspico quindi che il piano possa prevedere chiaramente nella zona urbana la priorità del trasporto pubblico e della mobilità dolce o intelligente. Le premesse del Municipio di Locarno non sono però di buon auspicio: il programma di ampliamento dei parcheggi per auto in Città, addirittura in pieno centro storico, indica che le priorità sembrano ancora altre.

Visto il ritardo ventennale e le tempistiche sempre lunghe nella realizzazione di infrastrutture per la bici, sono deluso dal ritiro del terzo punto della mozione: lo stanziamento di un credito in questo ambito nell’anno a venire avrebbe obbligato il  Municipio ad accelerare l’allestimento del piano di mobilità ciclistica. Si spreca un’altra occasione per procedere più speditamente a favore della bici.

Ciononostante con l’approvazione della mozione è stato sicuramente fatto un importante passo in avanti. Ora la palla passa nel campo del Municipio.

Matteo Buzzi, consigliere Comunale a Locarno per I Verdi