Sta giungendo al termine la costruzione del nuovo, imponente campus di Viganello, che a breve accoglierà le facoltà di scienze informatiche (con l’istituto annesso di scienze computazionali, ICS) e di scienze biomediche dell’USI, una parte del Dipartimento tecnologie innovative della SUPSI e l’Istituto Dalle Molle di studi sull’intelligenza artificiale (IDSIA) della SUPSI, che attualmente si trovano a Manno[1].

La costruzione è stata definita nel progetto Zenobia, vincitore del concorso di progettazione internazionale indetto tra ottobre 2010 e luglio 2011 da USI e SUPSI, ed è caratterizzata da quattro cosiddette “torri”, configurate in una tipologia a corte interna e da tetti piani[2]. Accantonando considerazioni estetiche e paesaggistiche sulla struttura grigia e pesante, non si può fare a meno di notare come le ampie ed esposte superfici create dai tetti piani più elevati sembrino luoghi ideali per l’installazione di pannelli fotovoltaici per produrre elettricità in modo rinnovabile, da sfruttare direttamente in loco oppure da immettere in rete. Ciò sembrerebbe ancora più logico considerando lo spirito espresso dalle due istituzioni universitarie nel bando del concorso di progettazione (che si presume sia stato soddisfatto dal progetto vincitore), secondo cui il progetto del nuovo campus dovesse integrare i principi della sostenibilità, “dalla programmazione urbanistica alla mobilità, dalla pianificazione energetica alla gestione eco-efficiente e sostenibile dei propri stabili”, in modo che esso potesse “fungere da vetrina e da modello di sostenibilità per i suoi fruitori ed il territorio, affinché i principi dello sviluppo sostenibile possano trovare una concreta diffusione nella società di oggi”[3].

Eppure, a progetto quasi ultimato, non sembra esserci nessuna traccia di impianti fotovoltaici sui tetti della costruzione, né di accorgimenti costruttivi per predisporne l’istallazione futura. Anche le informazioni in proposito sono contrastanti: c’è chi dice che un parco fotovoltaico sia previsto, chi dice di no.

Sulla base di queste considerazioni rivolgiamo al lodevole Consiglio di Stato le seguenti domande:

  1. È prevista l’istallazione di pannelli fotovoltaici sul tetto delle nuove strutture create nell’ambito del nuovo campus universitario di Viganello?
  2. Se sì, qual è la tempistica di realizzazione prevista? Quale sarà la potenza dell’impianto? Chi lo gestirà e con quali modalità?
  3. Se no: quali sono le motivazioni?
  4. È stato fatto uno studio per verificare la possibilità di realizzare un parco fotovoltaico sul tetto delle strutture?
  5. Nel caso negativo, non ritiene il Consiglio di Stato necessario eseguire uno studio in questo senso?
  6. Se il risultato dello studio di fattibilità fosse positivo, non ritiene il Consiglio di Stato necessario provvedere alla realizzazione di un impianto fotovoltaico sul tetto del nuovo campus di Viganello per valorizzarne al massimo le superfici e per creare preziosa energia elettrica rinnovabile?
  7. Non ritiene il Consiglio di Stato doveroso prevedere l’installazione obbligatoria di un impianto fotovoltaico o solare termico su tutti i nuovi edifici e su tutti gli edifici in ristrutturazione appartenenti o finanziati dal Cantone (perlomeno dove il rendimento energetico sia almeno discreto)?

Ringraziamo per l’attenzione e per le risposte.

Cordialmente, per i Verdi del Ticino

Cristina Gardenghi, Nicola Schoenenberger, Claudia Crivelli-Barella, Samantha Bourgoin, Marco Noi, Andrea Stephani

 

 

[1] https://www2.supsi.ch/cms/campus/campus-futuri/lugano-viganello/

[2] https://www2.supsi.ch/cms/campus/campus-futuri/lugano-viganello/progetto/

[3] http://www.campus.supsi.ch/lugano-viganello-intro.html