I benefici degli alberi all’interno dell’ambiente costruito sono numerosi e ben descritti nella letteratura scientifica[1].

I benefici ambientali riguardano l’effetto climatizzante (riduzione delle temperature estive da 2 a 8 ºC), l’assorbimento di inquinanti atmosferici e particelle fini, la riduzione delle punte di piena (regolazione dei flussi idrici), il miglioramento della qualità delle acque reflue, la promozione della biodiversità e la riduzione dell’inquinamento fonico.

I benefici economici sono relativi all’aumento del valore delle proprietà, alla diminuzione del consumo di energia per riscaldamento e raffreddamento degli stabili, al comportamento dei consumatori, all’attrattiva per investitori o alla longevità dei manti stradali (fattori influenzati positivamente dalla vicinanza di alberi).

A livello sociale, la presenza di alberi urbani è correlata con la riduzione di giorni di malattia e guarigioni più rapide, la diminuzione dello stress, la diminuzione della criminalità, il miglioramento delle relazioni interpersonali e la riduzione delle prescrizioni di psicofarmaci[2].

Questi benefici sono forniti alla collettività a prescindere dall’appartenenza degli alberi, siano essi pubblici o privati. Ambedue contribuiscono alla composizione del patrimonio arboreo del territorio urbano. In questo contesto ben si comprendono le crescenti preoccupazioni e polemiche che si innescano ogni qualvolta si procede con degli abbattimenti di alberi urbani, talvolta neppure dettati da una stringente necessità e senza la possibilità, da parte del Comune, di trovare dei compromessi con i proprietari.

 

Spesso vi è l’impressione che i costi causati dagli alberi (potatura, raccolta foglie, messa in sicurezza) superano i benefici, ma in realtà è il contrario, un albero rappresenta a tutti gli effetti un investimento per la collettività. Per favorire la piantagione e il mantenimento di alberi nelle zone edificate, occorrerebbe quindi operare anche a livello di leggi e regolamenti e implicare i privati, ad esempio introducendo sistemi sussidiari in cui pubblico e privato collaborano reciprocamente: il primo sostiene finanziariamente il secondo, affinché siano mantenuti e gestiti quegli alberi sui sedimi privati che forniscono prestazioni al pubblico.

In numerosi Comuni svizzeri, europei e del mondo è norma poter sottoporre a regolamentazione e procedura di autorizzazione l’abbattimento di tutte le alberature, siano esse pubbliche o private. In Ticino questo non è possibile in virtù del fatto che la legge di rango superiore (Legge cantonale sulla protezione della natura, LCPN) non prevede questa possibilità.

La Legge sulla protezione della natura del Canton Vaud (Loi sur la protection de la nature, des monuments et des sites – LPNMS), ad esempio, permette ai Comuni di legiferare in materia di autorizzazioni per l’abbattimento, attraverso i seguenti articoli:

 

Art. 5 Arbres

Sont protégés les arbres, cordons boisés, boqueteaux et haies vives:

a. qui sont compris dans un plan de classement cantonal ou qui font l’objet d’une décision de classement au sens de l’article 20 de la présente loi;

b. que désignent les communes par voie de classement ou de règlement communal, et qui doivent être maintenus soit en raison de leur valeur esthétique, soit en raison des fonctions biologiques qu’ils assurent.

 Art. 6 Abattage des arbres protégés

 1 L’autorisation d’abattre des arbres ou arbustes protégés devra être notamment accordée pour les arbres dont l’état sanitaire n’est pas satisfaisant et pour les arbres, les haies et boqueteaux lorsqu’ils empêchent une exploitation agricole rationnelle ou lorsque des impératifs techniques ou économiques l’imposent (création de routes, chemins, canalisation de ruisseau, etc.).

 2 L’autorité communale peut exiger des plantations de compensation ou, si les circonstances ne le permettent pas, percevoir une contribution aux frais d’arborisation. Un règlement communal en fixe les modalités et le montant.

 3 Le règlement d’application fixe au surplus les conditions dans lesquelles les communes pourront donner l’autorisation d’abattage.

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In uno scenario di cambiamento climatico risulta preoccupante che il mantenimento degli alberi sia minacciata o resa impossibile da un quadro giuridico che non tenga conto dei benefici che essi generano per la collettività.

Con la presente iniziativa parlamentare, i sottoscritti iniziativisti chiedono quindi che siano apportate le modifiche legislative – analogamente a quanto previsto dalla legge vodese – necessarie affinché anche in Ticino sia possibile, a livello comunale, sottoporre a regolamentazione e procedura di autorizzazione l’abbattimento di tutti gli alberi e non solo di quelli inventariati quali alberi monumentali o di pregio ai sensi dei PR.

 

Nicola Schoenenberger, Cristina Gardenghi, Samantha Bourgoin, Marco Noi, Andrea Stephani

Claudia Crivelli Barella

 

[1] https://www.naturewithin.info/UF/TreeBenefitsUK.pdf, http://www.fao.org/3/c0024e/c0024e.pdf

[2] https://www.nature.com/articles/s41598-020-79924-5