Recenti studi della Confederazione sull’approvvigionamento elettrico in Svizzera hanno evidenziato il possibile rischio di un temporaneo ammanco di elettricità a partire dal 2025 durante dei brevi picchi di carico combinati alla disattivazione di qualche grossa centrale in Svizzera o all’estero. La mancata ratifica di un accordo quadro con l’Unione Europea aumenta infatti i rischi per l’importazione di corrente[1].
L’attuale crisi internazionale legata alla guerra in Ucraina ha mostrato inoltre come i prezzi dell’energia (gas, petrolio, elettricità) sono estremamente volatili causando un considerevole aumento dei costi energetici sia per i consumatori che per le aziende. Una parte consistente dei combustibili fossili proviene da paesi non democratici e che non rispettano i diritti umani. La nostra dipendenza dalle fonti fossili finanzia quindi questi paesi.
Per poter soddisfare gli obiettivi di salvaguardia del clima contenuti nell’accordo di Parigi (limitazione al di sotto dei 2 gradi del surriscaldamento globale) è necessario rendersi indipendenti dai combustibili fossili entro il 2040-2050. Questo implica, oltre a massicci investimenti nell’efficienza energetica soprattutto negli edifici, anche la necessità di produrre più corrente elettrica per far fronte ai consumi accresciuti dovuti ad un maggiore impiego delle pompe di calore e per la mobilità elettrica.
Appare quindi evidente che vanno intrapresi dei passi ulteriori per ridurre velocemente la dipendenza energetica dall’estero e per aumentare la produzione e lo stoccaggio di energia rinnovabile. In questo senso vanno anche le misure a livello federale messe recentemente in consultazione[2].

Nonostante il Canone Ticino già produce più elettricità di quanto ne consuma, considerando tutte le superfici degli edifici (tetti) con potenziale solare sufficiente la produzione cantonale di corrente elettrica potrebbe essere aumentata di circa il 30%. Se si aggiungessero poi anche le facciate degli edifici il potenziale di aumento produttivo sarebbe ancora maggiore.
Nonostante il notevole potenziale e la climatologia invernale favorevole rispetto al Nord delle Alpi, il Ticino ha accumulato un ritardo critico nella produzione di elettricità con il fotovoltaico (fotovoltaico 6% della produzione in Svizzera, 4.2 % in Ticino). Sui tetti degli edifici esistenti, a fronte di un potenziale di ca. 1600 MW, attualmente abbiamo una potenza installata di 121.5 MW. Abbiamo quindi un potenziale almeno 13 volte maggiore non ancora sfruttato.

A livello professionale si comincia a notare una mancanza di figure formate nel settore fotovoltaico. La conseguenza è che attualmente anche persone non istruite eseguono installazioni, con i relativi problemi di qualità. In questo senso sarebbe auspicabile promuovere nuove figure professionali creando anche i rispettivi apprendistati come proposto da Swisssolar[3].
In Ticino mancano anche maestri elettricisti. Purtroppo per realizzare un impianto fotovoltaico, seppure per una minima parte del lavoro, serve questa figura. Ne consegue che gli elettricisti, pur non essendo tutti in grado di realizzare impianti fotovoltaici, lo possono attualmente fare, mentre le ditte specializzate del settore devono far capo ad una ditta di elettricisti, con la conseguenza di ritardi esecutivi e maggiori costi.

Nel processo di installazione di impianti fotovoltaici vi è tuttora tantissima burocrazia. Questo vale sia per l’ottenimento degli incentivi, che è ancora molto macchinoso, sia per l’ottenimento dei permessi di costruzione in zona nucleo, e per la moltitudine di collaudi e prove che sono richiesti dopo i lavori.

Anche a livello pianificatorio rimangono ancora alcuni ostacoli soprattutto a livello comunale.

Da un punto di vista economico i costi del fotovoltaico sono scesi drasticamente negli ultimi 20 anni. Si stima che mediamente i costi in Svizzera per impianti di piccole e medie dimensioni siano attualmente sui 12 cts./kWh[4], valore ben al di sotto dei prezzi attuali di mercato della corrente elettrica. Produrre elettricità con il fotovoltaico è e sarà quindi sempre più vantaggioso anche in termini finanziari.

Per poter sfruttare appieno e il più velocemente possibile questo potenziale solare è necessario muoversi su diversi fronti e in particolare sarebbe auspicabile:

  1. Sfruttare appieno il potenziale sugli edifici nuovi o nelle ristrutturazioni/ampliamenti (nella modifica della legge energia approvata dal Gran Consiglio il 4.5.2021[5] che entrerà in vigore probabilmente nel corso di quest’anno vi è già l’obbligo di un’installazione minima di 10 W picco per m2 di superficie di riferimento energetico).
  2. Velocizzare l’installazione del fotovoltaico sugli edifici e infrastrutture esistenti.
  3. Aumentare le possibilità di stoccaggio sia giornaliero che stagionale.
  4. Stimolare l’uso intelligente della corrente prodotta con il fotovoltaico tramite delle comunità di autoconsumo.
  5. Ridurre il peso burocratico delle procedure di installazione sia per i proprietari che per gli installatori.
  6. Stimolare il mercato del lavoro e il settore formativo nel creare aziende e figure professionali in grado di progettare ed installare gli impianti fotovoltaici necessari.
  7. Mettere a disposizione delle modalità semplici e sufficienti di incentivo e di prestito per favorire gli investimenti dei privati nel fotovoltaico.
  8. Eliminare laddove possibile misure pianificatore che proibiscono l’installazione di impianti fotovoltaici.
  9. Adattare laddove necessario la rete di distribuzione per poter trasferire le sovrapproduzioni verso le possibilità di stoccaggio stagionale.

L’attuale velocità di installazione del solare fotovoltaico, nonostante il sensibile aumento delle installazioni nel 2021 (+17 MW, ovvero una crescita del 48% rispetto all’anno precedente) e il recente boom che sembra si stia delineando negli ultimi tre mesi, è ancora troppo lenta: con il tasso di installazione del 2021 ci vorrebbero circa 85 anni per sfruttare il potenziale produttivo disponibile in Ticino. Per decarbonizzare completamente il nostro sistema energetico in tempi utili abbiamo invece a disposizione solo una ventina d’anni.
Un discorso analogo può essere fatto riguardo alle possibilità di stoccaggio. Considerato che i consumi sono soprattutto invernali, che la produzione fotovoltaica è invece in gran parte estiva ed esclusivamente diurna e che vi è comunque una certa variabilità giornaliera vanno introdotti più velocemente anche maggiori possibilità di stoccaggio sia su scala giornaliera (batterie) che su scala stagionale (bacini idroelettrici e gas). È però ovvio che le capacità di stoccaggio stagionale potranno essere sfruttate appieno solo dal momento che si riuscirà a sfruttare almeno una parte consistente del potenziale e raggiungere quindi sistematicamente delle sovrapproduzioni estive.

Per salvare il clima e uscire dai combustibili fossili, abbandonare definitivamente il pericoloso e costoso nucleare, evitare possibili blackout elettrici, diminuire la dipendenza dall’estero, oltre ad insistere sull’efficienza energetica, è quindi fondamentale aumentare velocemente la produzione di elettricità da fonti rinnovabili e in particolare con il solare fotovoltaico.

Sulla base di queste premesse in aggiunta all’iniziativa parlamentare elaborata “Sfruttiamo velocemente il potenziale fotovoltaico in Ticino“ chiediamo al lodevole Consiglio di Stato:

  1. Quali passi intende intraprendere il Consiglio di Stato (CdS) per far sì che il mercato del lavoro e quello formativo sia in grado di creare le figure professionali necessarie alla svolta energetica in generale e per l’installazione del fotovoltaico in particolare?
  2. Per il futuro dell’economia cantonale e per la transizione energetica il CdS non ritiene importante favorire l’insediamento di aziende che producono o installano pannelli fotovoltaici? Quali passi sono già stati intrapresi?
  3. Non ritiene il CdS che sia necessario creare delle condizioni quadro migliori per formare più apprendisti e in particolare “installatori di impianti a energia rinnovabile”? Cosa stanno intraprendendo le strutture formative cantonali (SUPSI, ecc.)? Il CdS non ritiene necessario proporre anche in Ticino la proposta di Swisssolar[6]?
  4. Pur essendo di competenza federale (OIBT) non ritiene il CdS che bisognerebbe togliere il vincolo di far capo ad elettricisti nell’installazione di impianti fotovoltaici e permettere alle ditte abilitate nel fotovoltaico di potere eseguire al 100% un’installazione? Il CdS Intende fare pressione o segnalare al Consiglio Federale questa problematica?
  5. Concorda il CdS che la burocrazia dell’installazione di impianti fotovoltaici è eccessiva? Come sarebbe possibile ridurre la burocrazia sia per le installazioni e collaudi che per la richiesta di sussidi, al fine di velocizzare le procedure?
  6. Non ritiene il CdS che sarebbe opportuno eliminare il divieto, le limitazioni ( ad es. direttive come “i moduli fotovoltaici devono integrarsi armoniosamente a livello architettonico”, che viene a volte mal interpretato e utilizzato per bloccare un progetto) o gli ostacoli all’installazione di impianti fotovoltaici presenti in alcuni piani regolatori comunali? Ci sono delle direttive cantonali che possono condizionare i comuni a procedere in questo senso?
  7. Negli ultimi 5 anni quante domande di installazione di impianti solari fotovoltaici sono state rifiutate dall’Ufficio Natura e Paesaggio? Quali erano le tipologie di motivazione principali? Ci sono stati ricorsi ad istanze superiori a seguito di tali decisioni? Ci sono ricorsi di privati, associazioni o altre entità giuridiche contro l’installazione di impianti fotovoltaici? Come valuta il CdS queste situazioni?
  8. A che punto siamo con l’erogazione dei sussidi cantonali per il fotovoltaico? Il recentissimo forte aumento delle installazioni e delle relative richieste potrà essere soddisfatto? Si prevede un esaurimento dei sussidi? Se sì cosa pensa di intraprendere il CdS per poter venir incontro a tutte le richieste?
  9. Come valuta il CdS l’attuale politica di AET e dei distributori di corrente riguardo alle tariffe di ripresa per l’esubero solare? Non sarebbe opportuno l’aumento della tariffa minima (sopra gli 11 cts./kWh) e/o l’introduzione di una tariffa dinamica con massimi durante l’inverno?
  10. Non ritiene il CdS necessario mettere a disposizione dei cittadini dei crediti agevolati (da parte di Banca Stato) per la svolta energetica in generale e per l’installazione di impianti fotovoltaici in particolare?
  11. Per velocizzare il raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico e di salvaguardia del clima e per ridurre a medio termine i costi energetici delle aziende che attualmente hanno notevoli aumenti dei costi energetici, il CdS non ritiene che si debba aumentare da subito l’aiuto economico alle aziende per la riconversione energetica, l’efficienza energetica e l’autoproduzione di corrente tramite il fotovoltaico?
  12. Come intende muoversi il CdS per favorire le comunità di autoconsumo e per superare eventuali reticenze dei distributori finali di corrente elettrica che localmente stanno frenando la loro realizzazione?
  13. Come intende muoversi il CdS per quanto riguarda lo stoccaggio di energia in tutte le sue differenti possibilità (idroelettrico con centrali di pompaggio/turbinaggio, gas prodotto con gli esuberi di elettricità fotovoltaica, batterie)? Le batterie non sono ancora redditizie finanziariamente: il CdS pensa di muoversi in questo senso per eventualmente sussidiarle in modo mirato, ad esempio nei contesti delle comunità di consumo?
  14. Come si sta muovendo il CdS riguardo agli edifici di sua proprietà? É già stata definita una pianificazione degli impianti fotovoltaici su tutti questi edifici?

 

 

Matteo Buzzi, Samantha Bourgoin, Claudia Crivelli-Barella, Cristina Gardenghi, Marco Noi,  Andrea Stephani

 

[1]    https://www.uvek.admin.ch/uvek/de/home/uvek/medien/medienmitteilungen.msg-id-87202.html

[2]    https://www.admin.ch/gov/it/pagina-iniziale/documentazione/comunicati-stampa.msg-id-87797.html

[3]    https://www.swissolar.ch/it/prestazioni/media/news/detail/n-n/entwicklung-eines-lehrberufs-mit-fokus-solarmontage/

[4] https://www.swissolar.ch/fileadmin/user_upload/Solarenergie/Fakten-und-Zahlen/Branchen-Faktenblatt_PV_CH_d.pdf

[5]    https://foglioufficiale.ti.ch/api/v1/publications/3c479965-6388-4b03-90e6-c291a4c65a61/attachments/88bf97e7-b482-4dba-babc-e3e787f95115?downloadType=FILE&dispositionType=INLINE

[6]    https://www.swissolar.ch/it/prestazioni/media/news/detail/n-n/entwicklung-eines-lehrberufs-mit-fokus-solarmontage/